Ma dove vai bellezza in bicicletta?

 "Cosa succede se dimentichiamo la storia? Se le esperienze che hanno determinato quello che siamo cadono nell’oblio? Chi ricorderà la paura, la fatica, la voglia di resistere, le lotte dure e dolorose che ci hanno reso liberi? Se si dimentica la storia, la si mette in dubbio, allora quello che è successo non conta più e si rischia il ripetersi ciclico di fatti che vorremmo dimenticare. Allora c’è un’unica cosa che possiamo fare, mantenere viva la memoria il più possibile e consegnarla ai giovani così che la custodiscano e la diffondano perché resti viva. Quanti sanno che sono state almeno 70.000 le donne impegnate nella resistenza civile? Chi conosce le loro storie? Quello che vogliamo fare è dare noi voce ad alcune di loro, entrare nelle loro vite nel momento in cui hanno scelto da che parte stare. Saranno sprazzi di memoria, alcuni momenti tra tanti, con l’intento di affermare che senza le donne la resistenza ci sarebbe stata lo stesso, ma sarebbe stata senz’altro più difficile. A chi chiede loro perché l’hanno fatto, rispondono perché non avrebbero potuto fare diversamente, e a chi chiede loro perché non hanno chiesto un riconoscimento rispondono di aver fatto solo il loro dovere. Vogliamo darlo noi un riconoscimento e a modo nostro dare il nostro contributo perché la loro memoria non scompaia. Abbiamo bisogno di capire di chi siamo figli, capire chi siamo e chi vogliamo essere domani."

ingresso a offerta libera