Sezioni

ALLEGRO CANTABILE

una produzione Faber Teater, creazione collettiva di e con Francesco Micca, Lodovico Bordignon, Lucia Giordano, Marco Andorno, Paola Bordignon, Sebastiano Amadio, direzione musicale Antonella Talamonti - canto, musica e teatro d'attore

“Buonasera. Questa sera non parliamo, cantiamo solo. Voi ascoltate e ...”: così comincia Allegro Cantabile.
Da anni Faber Teater gioca e sperimenta con la voce, con il canto e con repertori musicali provenienti dall’Italia e dal mondo e la ricerca sull’attore musicale è cuore del suo percorso artistico.

Nello spettacolo messaggi scritti e voci cantate “parlano” al pubblico e lo accompagnano in un ironico itinerario attraverso il suono, il ritmo, il timbro. Sei voci sulla scena si fanno guide di questa traversata, sei attori-musicisti che non solo cantano, ma diventano interpreti di un repertorio trasversale, in cui trovano spazio ballate, canti di lavoro, serenate.
Si parte dalla tradizione della musica popolare italiana, da canti che vengono da Piemonte, Veneto, Lazio, Campania, Abruzzo... per andare altrove.

Piano visivo e uditivo si mescolano in un gioco di cui poco alla volta gli spettatori diventano complici.  E così è possibile “vedere” la polifonia e “ascoltare” il movimento.ALLEGRO CANTABILE 2 

 

Grazie a un ascolto attivo il pubblico si scopre musicista all’interno di un’orchestra, e creatore di musica lui stesso... musica capace di veicolare emozioni e di evocare universi sonori fino a diventare un canto collettivo, gioioso e leggero.

E se arriva l’applauso, beh, anche questo è un evento sonoro! ...anche questo è musica!

 

 

Un gradevolissimo viaggio nel mondo dei suoni e del canto, condito con garbo e ironia, ci ha regalato al Festival Giocateatro di Torino Allegro Cantabile: infatti i nostri protagonisti non parlano mai, consegnando i loro pensieri ogni volta allo schermo, con parole che introducono gli spettatori in un piacevolissimo itinerario musicale dove essi stessi spesso diventeranno protagonisti. Un contenitore di musica cantata attraverso il suono, il ritmo, il timbro. Si parte da parole che si accompagnano felicemente alla musica in canzoni della tradizione italiana, per proseguire in un viaggio dal silenzio al rumore fino al puro suono, dalla monodia alla polifonia. Insomma assistiamo a uno spettacolo dove la drammaturgia non è formata dalle parole degli interpreti, ma piuttosto dal suono dei canta-attori, in un percorso ironico e appassionante, dove il piano visivo e uditivo si intersecano, rendendo complice anche il pubblico per un concerto molto molto particolare. Mario Bianchi - Eolo.it

 

Azioni sul documento

pubblicato il 2019/11/12 11:33:21 GMT+2 ultima modifica 2019-11-12T11:33:21+02:00

Valuta questo sito