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STORIA DI UN PALLONCINO

una produzione della Compagnia teatrale Stilema,  di e con Silvano Antonelli - teatro d’attore

La storia di un Palloncino azzurro che, a differenza di altri palloncini, non riesce a fare a meno di scappare verso l’alto: se la mamma gli fa il bagno e si distrae un attimo lui...vola via; anche quando va a scuola non riesce mai a stare fermo nel banco... e vola  sul soffitto a parlare con il lampadario! Non lo fa apposta, ma mentre sta facendo una cosa i suoi pensieri volano a fantasticarne un’altra. Papà e mamma sono preoccupati e lo portano dal dottore, ma lui scappa anche da lì e vola in alto... nel paese più per aria che c’è, dove finalmente può pensare tutto quello che vuole... e a come gli piacerebbe riuscire a vivere con la testa tra le nuvole e con i piedi per terra!STORIA DI UN PALLONCINO 2
Attraverso il personaggio del Palloncino i bambini diventano protagonisti di una storia che parla della voglia di libertà, del senso di responsabilità e del filo che lega il mondo ideale dei desideri alla realtà di ciò che si riesce a realizzare.

 

 

 

Che cosa hanno in comune un palloncino e un bambino? Nulla, diremmo di primo acchito. Ma quando sul palcoscenico Silvano Antonelli si presenta circondato da queste piccole creature volatili e ne sceglie uno, piccolo e azzurro, come partner del suo gioco teatrale, noi spettatori non abbiamo alcun dubbio e lo seguiamo docilmente nella metafora: ecco lì un vero e proprio bambino, con il quale è possibile intrecciare una relazione, stabilire un dialogo. Soprattutto è possibile assistere al suo fortissimo, irreprimibile desiderio di volare. Volare verso l’alto, sottraendosi continuamente alle contingenti realtà quotidiane per fantasticare in assoluta libertà; ma anche provare nostalgia per il suo piccolo pezzo di mondo lasciato lì in terra, che, visto dall’alto, sembra un puntino. L’infanzia del Palloncino si dipana tra queste due dimensioni: l’ebbrezza di raggiungere il paese “più per aria che c’è” e le piccole avventure del crescere: i compagni di scuola, il primo amore,una farfalla, le nuvole, il tempo che passa…

E’ straordinario come, rimanendo rigorosamente fedele alla propria poetica dell’infanzia, Antonelli ne sappia esplorare ogni volta versanti diversi: anche questo suo spettacolo si colloca nella scia dei precedenti, iscrivendosi in una cifra che è per così dire come un marchio di fabbrica: eppure è completamente nuovo, e fresco, e stimolante. Alla fine dello spettacolo qualcuno aveva gli occhi lucidi per l’emozione: a me ha lasciato soprattutto un senso di letizia per la limpida poesia di cui è portatore: e perché, se è vero che in questa storia il palloncino viene ogni volta riacchiappato e reinserito nella realtà del quotidiano, è pur vero anche che lo slancio che lo spinge a volare è irrefrenabile e inesausto. E, come avviene per ciascuno di noi, basta ad arricchire la vita. Mafra Gagliardi - Eolo.it

Spettacolo vincitore Biglietto d’oro per il Teatro AGIS – ETI 2007/2008

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pubblicato il 2019/11/12 11:33:51 GMT+2 ultima modifica 2019-11-12T11:33:51+02:00

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