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Calderara comune cardioprotetto

Con l'installazione di 11 defibrillatori semiautomatici sul proprio territorio, in luoghi aperti e ben raggiungibili, e la formazione di oltre 40 cittadini sulle tecniche di primo soccorso e sull’uso dei defibrillatori, il Comune di Calderara tutela la salute e il diritto alla vita di ogni cittadino e lavoratore presente sul suo territorio.

Dal momento che a un arresto cardiaco si può sopravvivere, a un soccorso in ritardo no, il Comune di Calderara ha aderito al progetto “5 minuti per salvare una vita”, che ha visto la partecipazione e il contributo dell’Associazione “Farmacia amica del cuore onlus” e di aziende e istituti del territorio.
L’obiettivo che il Comune di Calderara si propone è quello di formare il maggior numero di cittadini all’uso del defibrillatore e alle tecniche di primo soccorso, diffondendo la consapevolezza che, a volte, bastano appunto “5 minuti per salvare una vita”.

Dal momento che alcuni studi hanno rilevato che la maggior parte degli arresti cardiaci avviene durante le ore diurne e in particolare nei posti di lavoro, è essenziale che i defibrillatori siano il più possibile diffusi, si trovino anche in zone industriali e in luoghi accessibili 24 ore al giorno. La scelta del Comune di Calderara, infatti, è stata di installare i defibrillatori in luoghi aperti, raggiungibili 24 ore su 24, in punti strategici, facili da raggiungere, con un cartello ben visibile che ne indichi la presenza (con la dicitura e il simbolo del defibrillatore).

Defibrillatore posizionato su muro esterno

 

Ogni anno in Italia muoiono per arresto cardiaco decine di migliaia di persone, molte delle quali potrebbero essere salvate. La maggior parte di queste morti avviene solo perché non si riesce ad intervenire tempestivamente: a volte possono bastare 5 minuti per salvare una vita. Nel caso dell’arresto cardiaco, il cuore va in fibrillazione e nei primi 5-6 minuti la defibrillazione rappresenta l’unica terapia efficace: la scarica elettrica fa sì che il cuore riparta con un ritmo corretto. Numerosi studi hanno dimostrato come la diffusione del defibrillatore da un lato e l’addestramento della popolazione dall’altro abbia aumentato del 50% la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Ma il tempo è fondamentale: solo il trattamento nei primi 5-6 minuti effettuato da persone opportunamente formate, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, può aumentare la sopravvivenza delle vittime e diminuire la possibilità di danni neurologici permanenti. Dopo circa 10 minuti la percentuale di persone che sopravvive è bassissima, intorno allo 0-2% e possono esserci danni neurologici permanenti.

Per essere abilitati alla rianimazione cardio-polmonare e all’uso del defibrillatore è sufficiente un corso di 6 ore senza necessariamente possedere specifiche conoscenze in campo sanitario.

Il progetto è stato possibile grazie al contributo di (in ordine alfabetico): AemilBanca, Ascom, Autocarrozzeria Fratelli Galanti, Avis, Bologna Park e pratiche auto Bologna e Calderara di Reno, Centro sociale di Lippo, Cermedical, Citieffe, Comitato Commercianti Calderara, Comitato per la sicurezza e lo sviluppo del Bargellino, Cna, Coop Adriatica, Croce Rossa Italiana, Datalogic, Edilpianoro, Felsinea Ristorazione, Volontari Protezione civile di Calderara di Reno, Softech engeneering, Unicredit Banca, Vital Srl prodotti chimici.

Dove sono stati installati i defibrillatori:

Piantina Calderara (pdf, 475.8 KB)

Piantina Bargellino (pdf, 379.7 KB)

Piantina Lippo (pdf, 272.9 KB)

Piantina Longara (pdf, 259.4 KB)

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