Razzismo contro calciatore dell’Airone 83, il sindaco: “Eliminiamo questa sub cultura. Noi stiamo col nostro bomber”

Calderara di Reno, 2 dicembre 2019 – In merito all’episodio di razzismo che ha visto come protagonista un giovane calciatore dell’Airone 83 Calderara, il Sindaco Giampiero Falzone prende posizione, facendo sentire al ragazzo la vicinanza dell’Amministrazione Comunale e all’autore dell’ennesimo atto di razzismo tutta l’indignazione, la propria e quella della comunità calderarese: “Basta con l'indifferenza, basta con l'odio, basta con ogni forma di razzismo e violenza. Questo episodio conferma che facciamo bene a ripeterlo, che bisogna ogni giorno contrastare questa sub cultura, questa regressione che sta vivendo la nostra società. Quanto accaduto è vergognoso, e mi fa arrabbiare molto”. L’episodio, segnalato dai responsabili della società calcistica, è accaduto dopo la partita di sabato scorso a Pianoro, quando chi doveva inviare a un sito il risultato dell’incontro ha chiamato “Negro”, anziché col suo cognome, l’autore della tripletta che ha permesso alla squadra calderarese di vincere. “Non è solo per lo sport, che perde il suo significato nobile - prosegue il primo cittadino - ma per la vita sociale di ognuno di noi che sono preoccupato. Non ci sto, non ci stiamo. I nostri bambini e bambine, ragazzi e ragazze, devono avere altri modelli cui fare riferimento. I modelli dell'odio e dell'intolleranza non devono trovare casa. La nostra casa è quella della solidarietà, dello stare insieme, del divertirsi, della coesione sociale”. Di qui l’idea di un gesto concreto, per quanto semplice: “L'Amministrazione di Calderara, nel condannare questo episodio, esprime vicinanza alla società “Airone Calcio” e al ragazzo, vittima degli idioti di turno che meritano di essere chiamati per nome, da isolare senza se e senza ma. Al ragazzo, che mi dicono essere un grande bomber, al prossimo Consiglio Comunale consegnerò, insieme all'Assessore allo sport Maria Linda Caffarri, il gagliardetto del Comune a nome di tutta la cittadinanza, invitandolo ovviamente insieme a tutta la società: per testimoniare che noi ci siamo e ci saremo sempre contro ogni forma di discriminazione”.