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Il 10 luglio in Emilia-Romagna il primo test del sistema di allarme pubblico IT-alert

Al via la fase di sperimentazione regionale: si riceverà sullo smartphone un messaggio, cui si dovrà rispondere compilando un questionario

Si svolgerà lunedì 10 luglio, alle ore 12, il test emiliano-romagnolo di IT-alert, il nuovo sistema nazionale di allarme pubblico. Il test sarà il primo sul territorio regionale, il quinto dopo Toscana, Sardegna, Sicilia Calabria, già fatti a partire dal 28 giugno o programmati nei prossimi giorni.
IT-alert, che sarà operativo dal 2024, consentirà l'informazione diretta alla popolazione durante eventi di imminente ed estrema emergenza, tramite un messaggio nei telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica. Per verificare il funzionamento del sistema, saranno necessarie alcune sperimentazioni in collaborazione coi cittadini, come quella in programma in Emilia-Romagna, per l'appunto, lunedì 10 luglio.

Alle ore 12 tutti gli smartphone presenti in quel momento sul territorio regionale (non solo i residenti, dunque) riceveranno il primo messaggio, che sarà generico, spiegherà che si tratta di un test e chiederà di compilare un questionario tramite il qualesi verificherà il corretto funzionamento o eventuali problemi.

Il messaggio non interromperà conversazioni telefoniche, e non viene inviato tramite sms o altri sistemi di messaggistica, né sarà necessario scaricare app.

IT-alert: cos'è, come funziona

Il sistema è stato ideato e realizzato dal Dipartimento della protezione civile, struttura nazionale che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I messaggi IT-alert si basano sulla tecnologia cell-broadcast, una modalità di comunicazione unidirezionale e generalizzata di brevi messaggi di testo prevista nelle attuali reti di telefonia cellulare. Grazie a questa tecnologia, i messaggi IT-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’evento, previsto o in corso.
Per ricevere un messaggio IT-alert, il dispositivo deve essere acceso, carico e avere connettività telefonica, oltre a trovarsi nella zona interessata.
Il cell-broadcast funziona anche in caso di connessione limitata o di saturazione della banda telefonica.

IT-alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, come ad esempio il canale Telegram @AllertaMeteoER già in uso dal 2020 e gli altri canali social, ma andrà a integrarle.

L'obiettivo del test del 10 luglio

L’obiettivo del test programmato in questa fase è quello di far conoscere IT-alert come nuovo sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti, potrebbe raggiungere i territori interessati. Queste le situazioni in cui verrà emesso:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

In questa fase non si entrerà nel dettaglio dei rischi e dei comportamenti da tenere.

Limiti tecnologici e importanza del test

Questo servizio ha, in questa fase di sperimentazione, alcuni limiti tecnologici: un messaggio indirizzato a un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare. 
I test serviranno a verificare le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.

Informazioni

Nelle prossime settimane verrà diffuso materiale che illustrerà nei dettagli il progetto.
Approfondimenti sono presenti nel sito dedicato: https://www.it-alert.it/it.
Tutte le informazioni sul test di IT-alert previsto per lunedì 10 luglio sono reperibili sull’home page del sito della Regione www.regione.emilia-romagna.it e dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it.
A livello nazionale, sono partiti nel mese di giugno spot radiofonici e televisivi sui canali Rai.

A questo link le domande frequenti sul progetto.

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pubblicato il 2023/07/04 14:09:00 GMT+2 ultima modifica 2023-07-05T11:18:58+02:00

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